Presentazione Percorso e Favoriti Giro di Sicilia 2023

La lunga volata verso il Giro d’Italia inizia con il Giro di Sicilia 2023. La breve corsa a tappe organizzata da RCS Sport si svolgerà dall’11 al 14 aprile e, come accaduto nelle ultime edizioni, proporrà un percorso abbastanza movimentato e piuttosto variegato, che offrirà occasioni a tutti i tipi di corridori, alcuni dei quali potranno sfruttare la gara per affinare la condizione e mettere chilometri sulle gambe in vista della Corsa Rosa o dei prossimi appuntamenti. Discreto il parterre, con cinque squadre WorldTour, otto formazioni Professional, undici compagini Continental e la Nazionale italiana su pista a lottare per conquistare il gradino più alto del podio, sul quale lo scorso anno salì Damiano Caruso.

HASHTAG UFFICIALE: #IlGirodiSicilia

Albo d’oro recente Giro di Sicilia

2022 CARUSO Damiano
2021 NIBALI Vincenzo
2020 Non disputata a causa della pandemia di Covid-19
2019 MCNULTY Brandon

Percorso Giro di Sicilia 2023

La corsa partirà da Marsala con una giornata dal finale già piuttosto insidioso, che in tutto misurerà 159 chilometri. Dopo un tratto iniziale pianeggiante, la strada inizierà a salire in maniera leggera dirigendosi verso l’entroterra per raggiungere il GPM di Partanna (3,8 km al 4,1%), superato il quale il tracciato tornerà a costeggiare il mare fino in pratica agli ultimi chilometri. Quando ne mancheranno 65 alla conclusione, il percorso comincerà a farsi abbastanza ondulato, ma l’unica vera asperità sarà quella finale verso il traguardo di Agrigento; lunga 3700 metri, la salita proporrà una pendenza media del 5,3%, ma non sarà costante, con alcuni tratti più leggeri e altri che arriveranno a toccare punte del 9%, anche se gli ultimi 500 metri saranno piuttosto semplici. Un’ascesa, dunque, che difficilmente farà grandi differenze, dove a giocarsi il successo saranno con buona probabilità i corridori resistenti dotati di un ottimo spunto veloce.

Decisamente adatta agli sprinter, invece, la seconda frazione, che comunque non sarà una passeggiata visti i 2100 metri di dislivello nei suoi 193 chilometri. Anche se sarà presente un solo GPM, quello di Mazzarino (3,6 km al 3,8%) dopo 46 chilometri di gara, sin dalla partenza di Canicattì il gruppo dovrà affrontare un continuo saliscendi fatto di salite brevi e non troppo dure, attraversando località come Barrafranca (dove sarà posto lo sprint intermedio), Piazza Armerina e Caltagirone su strade anche piuttosto tortuose. Un dislivello che potrebbe quindi rimanere nelle gambe di alcuni uomini veloci, che troveranno pianura solo negli ultimi 30 chilometri verso il traguardo di Vittoria. A livello planimetrico, il finale proporrà lunghi rettilinei intervallati da alcune semicurve e rotatorie, che dovrebbero permettere alle squadre dei velocisti di impostare al meglio la volata, con l’ultima curva che sarà a 700 metri dalla conclusione.

Meno dislivello ma più salita nella Enna – Termini Imerese del giorno successivo, tappa di media montagna di 150 chilometri. I primi 68 dopo il via saranno quelli più movimentati, con la strada che, dopo una breve discesa iniziale, punterà all’insù in maniera irregolare fino a Rocca Vutura, seguita dall’ascesa di Sperlinga e da un falsopiano verso Gangi, dove sarà posto il traguardo intermedio. Subito dopo, inizierà il GPM di Portella di Bafurco (8,2 km al 3,6%), cui seguirà una discesa, in alcuni punti abbastanza tortuosa e insidiosa, che sarà interrotta da un paio di tratti in contropendenza e che si concluderà ai -42 dalla conclusione. Da qui all’arrivo la strada sarà quasi totalmente pianeggiante, fatta eccezione per un breve strappo a Cefalù e per gli ultimi 1200 metri verso il traguardo, che saliranno con una pendenza del 6,3% e saranno caratterizzati da cinque tornanti ravvicinati, per un finale adatto a corridori esplosivi.

A decidere la classifica generale sarà quasi sicuramente la frazione conclusiva, la più lunga e la più dura di questa edizione con i suoi 216 chilometri e i 3700 metri di dislivello. I primi 50 chilometri dopo la partenza da Barcellona Pozzo di Gotto saranno abbastanza pianeggianti (a parte una breve salita a Tindari), poi, passata Capo d’Orlando, la strada inizierà a salire per il GPM di Floresta, lunghissima ascesa “a gradoni” di 43 chilometri, con una pendenza media del 2,7% (ma punta dell’11%). Seguiranno 40 chilometri di discesa fino a Linguaglossa e all’imbocco della salita dell’Etna (17,7 km al 6,1%, ma in diversi tratti si toccherà anche il 7-8%, con punta del 10%) fino a Due Monti, dove un primo segmento di discesa porterà a Fornazzo. A quel punto, dopo qualche chilometro in contropendenza, si entrerà in un circuito che inizialmente vedrà i corridori continuare a scendere fino allo sprint intermedio di Nunziata per poi risalire per scalare l’ultima difficoltà di questo Giro di Sicilia, il GPM di Culmine di Scorciavacca (10,1 km al 6,4%, max. 14%). Scollinata questa ascesa, si affronterà quindi la stessa discesa già percorsa in precedenza, ma questa volta allungata fino a Mascali, dove mancheranno 3600 metri al traguardo di Giarre, tutti in leggera salita con una pendenza del 2,2%.

Tappe Giro di Sicilia 2023

Tappa 1 (11/04): Marsala – Agrigento (159 km)
Tappa 2 (12/04): Canicattì – Vittoria (193 km)
Tappa 3 (13/04): Enna – Termini Imerese (150 km)
Tappa 4 (14/04): Barcellona Pozzo di Gotto – Giarre (216 km)

Favoriti Giro di Sicilia 2023

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Non sono moltissimi i big al via, ma tra quelli presenti uno dei più importanti è sicuramente Damiano Caruso, vincitore della scorsa edizione della corsa siciliana. Il corridore della Bahrain Victorious correrà sulle strade di casa e proverà a riconfermarsi sul gradino più alto del podio, anche se non sarà cosa semplice dato che non corre dalla Milano-Sanremo. Il 35enne, poi, è in piena preparazione del Giro d’Italia, dunque le gambe potrebbero essere ancora un po’ imballate dai carichi di lavoro, ma comunque sarà difficile non vederlo là davanti quando la strada salirà.

Caruso se la dovrà però vedere con alcune formazioni molto agguerrite, a partire dalla UAE Team Emirates, che si schiererà con un terzetto temibile composto da Rafal Majka, George Bennett e Diego Ulissi. Anche se i primi due si sono ormai calati nel ruolo di gregari da qualche anno, sono comunque due scalatori molto forti, che per questa volta potrebbero avere libertà di fare la loro corsa. Attenzione però al toscano, che quando corre sulle strade italiane si esalta sempre e che avrà un paio di arrivi piuttosto adatti alle sue caratteristiche, anche se forse si dovrà difendere nell’ultima tappa.

Un capitano unico ce l’avrà invece l’Astana Qazaqstan, che punterà su un Alexey Lutsenko un po’ opaco in questo inizio di stagione. In Sicilia, il kazako andrà in cerca del colpo di pedale giusto in vista delle classiche delle Ardenne, ma andrà anche a caccia di una vittoria che manca da più di un anno. Due opzioni per la Intermarché-Circus-Wanty, che schiererà il terzo classificato della scorsa edizione, Louis Meintjes, e il belga Kobe Goossens. Il primo non ha ottenuto grandi risultati in questi primi mesi del 2023, ma rimane uno scalatore di primo piano, mentre il secondo ha stupito con due successi e una top-15 alla Parigi-Nizza, e chissà che non possa sorprendere ancora lottando per il successo finale di questa corsa.

Delle cinque squadre WorldTour al via, quella meno attrezzata per provare a conquistare la classifica generale sembra essere il Team Jayco AlUla. Il giovane Felix Engelhardt, vincitore della Per Sempre Alfredo, è infatti ancora tutto da valutare su un percorso del genere, mentre Kevin Colleoni e Tsgabu Grmay non sembrano poter lottare per le posizioni di vertice. Può invece cogliere un buon risultato la Professional belga Bingoal WB, che schiererà l’azzurro Marco Tizza e, soprattutto, Alexis Guerin e Lennert Teugels, messisi in evidenza un paio di settimane fa alla Settimana Coppi e Bartali.

Diverse opzioni anche per la Q36.5 Pro Cycling, che potrà contare su Mark Donovan, Matteo Badilatti e sul giovane Walter Calzoni, che in questo primo scorcio di stagione ha sfiorato più volte il primo successo tra i professionisti. L’altra Professional nuova, vale a dire la Tudor Pro Cycling, dovrebbe invece puntare sull’esperienza di Sebastien Reichenbach, mentre il britannico Paul Double dovrebbe essere il leader per la Human Powered Health. Anche le squadre italiane potranno comunque dire la loro, con la Green Project-Bardiani CSF-Faizanè che avrà in Davide Gabburo il probabile uomo di punta per la classifica, mentre il Team Corratec dovrebbe affidarsi a Valerio Conti. Per la Eolo-Kometa, invece, spazio a Vincenzo Albanese, che lo scorso anno, su un tracciato più duro rispetto a quello di questa edizione, colse un bel settimo posto finale. L’azzurro, però, è all’esordio stagionale dopo il brutto infortunio di inizio anno, dunque la sua condizione potrebbe non essere delle migliori.

Tra le squadre Continental, potrebbero cogliere un buon risultato corridori come Alessandro Monaco (Team Technipes #inEmiliaRomagna), Riccardo Ciuccarelli (Biesse-Carrera) e Miguel Eduardo Florez (GW Shimano-Sidermec), mentre possono andare a caccia di un successo di tappa, soprattutto nelle giornate altimetricamente più semplici, ruote veloci quali Filippo Fiorelli e Luca Colnaghi (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), Elia Viviani (Nazionale italiana pista), Mark Cavendish (Astana Qazaqstan), Matteo Malucelli (Bingoal WB), Niccolò Bonifazio (Intermarché-Circus-Wanty), Attilio Viviani e German Nicolas Tivani (Team Corratec) e il rientrante Alvaro Hodeg (UAE Team Emirates).

Borsino dei Favoriti Giro di Sicilia 2023

***** Damiano Caruso
**** Alexey Lutsenko, Rafal Majka
*** Kobe Goossens, Louis Meintjes, Diego Ulissi
** George Bennett, Mark Donovan, Alexis Guerin, Sebastien Reichenbach
* Vincenzo Albanese, Walter Calzoni, Paul Double, Davide Gabburo, Lennert Teugels

Altimetrie e Planimetrie Giro di Sicilia 2023

Tappa 1 (11/04): Marsala – Agrigento (159 km)

Tappa 2 (12/04): Canicattì – Vittoria (193 km)

Tappa 3 (13/04): Enna – Termini Imerese (150 km)

Tappa 4 (14/04): Barcellona Pozzo di Gotto – Giarre (216 km)

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